Accoglienza

  • SIPROIMI

La Fondazione Istituto Gesù e Maria è l’ente gestore di due progetti di accoglienza in Molise nella provincia di Campobasso afferenti al SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori non accompagnati. Sono progetti di accoglienza integrata che, oltre a fornire vitto e alloggio, provvedono alla realizzazione di attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all’effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l’assistenza socio-sanitaria. Sono previste attività per facilitare l’apprendimento dell’italiano e l’istruzione degli adulti, l’iscrizione a scuola dei minori in età dell’obbligo scolastico, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. Con l’obiettivo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della propria autonomia, i progetti territoriali dello SIPROIMI completano l’accoglienza integrata con servizi volti all’inserimento socio-economico delle persone. Sono sviluppati, in particolare, percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l’inserimento lavorativo, così come sono approntate misure per l’accesso alla casa.

Il progetto “Rifugio Sicuro” del comune di Termoli, in partenariato con i comuni di Ururi e Larino, nasce nel 2011 ed è gestito dall’Istituto Gesù e Maria in ATS con il Consorzio AID Italia soc. coop. a r.l.. Accoglie complessivamente 76 persone, tra famiglie, donne/uomini singoli e donne sole con minori, alloggiate soprattutto in appartamenti sparsi sui territori dei tre comuni: nello specifico 56 posti sono garantiti a Termoli, 5 a Larino mentre ad Ururi è presente l’unico centro collettivo adibito per l’accoglienza di 15 donne con minori.

Il progetto “Casa D’Amico” del comune di Santa Croce di Magliano nasce invece nel 2016 ed attualmente garantisce accoglienza a 30 persone, tra famiglie, donne/uomini singoli e donne sole con minori. L’alloggio degli ospiti è disposto in 5 appartamenti dislocati sul territorio comunale.

Forse NON sapevi che….

 A partire dalle esperienze di accoglienza decentrata e in rete, realizzate tra il 1999 e il 2000 da associazioni e organizzazioni non governative, nel 2001 il Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR) siglarono un protocollo d’intesa per la realizzazione del PNA – Programma Nazionale Asilo. Nasceva, così, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell’Interno ed enti locali.

La legge n.189/2002 ha successivamente istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione dello SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Attraverso la stessa legge il Ministero dell’Interno ha istituito la struttura di coordinamento del sistema – il Servizio Centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali – affidandone ad ANCI la gestione.

 

Il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito in Legge 1 dicembre 2018, n. 132, rinomina il Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati – SPRAR in SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati. L’accesso al Sistema oggi è riservato ai titolari di protezione internazionale, a tutti i minori stranieri non accompagnati, oltre che ai titolari di permesso di soggiorno vittime di violenza o tratta, vittime di violenza domestica, per motivi di salute, vittime di sfruttamento lavorativo, calamità, atti di particolare valore civile.

  • APRI

APRI è un progetto di accoglienza finanziato dalla CEI che si rivolge ai beneficiari presenti sul territorio con un percorso d’integrazione già avviato. Il nucleo del progetto “APRI” consiste nell’assegnare centralità alla comunità (parrocchie, istituti religiosi, famiglie ecc.) concepita sia come luogo fisico che come sistema di relazioni, in grado di supportare il processo di inclusione sociale e lavorativa delle persone.

Ai beneficiari del progetto APRI sarà garantito un continuo tutoraggio e accompagnamento attraverso operatori dell’accoglienza, famiglie tutor e comunità parrocchiali per una durata massima di sei mesi.

La Caritas Diocesana, in questo percorso, avrà la supervisione delle accoglienze, garantendo quanto necessario ad una migliore integrazione tra beneficiari, famiglie e comunità. Al momento, la Diocesi di Termoli-Larino ha già provveduto a contattare alcuni parroci, per avviare la fase preliminare del progetto.

  • TO-GET-THERE TOGETHERE
“Non possiamo rimanere insensibili, con il cuore anestetizzato, di fronte alla sofferenza di tanti innocenti”
Francesco

Finanziato con fondi della Conferenza Episcopale Italiana all’interno della campagna Liberi di Partire, liberi di restare (http://liberidipartireliberidirestare.it/), il progetto To-Get-There Togethere ha una durata di 12 mesi (dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2018). Esso è il frutto di un costante lavoro in rete con altri soggetti del territorio che la nostra Caritas diocesana e l?Istituto Gesù e Maria portano avanti quotidianamente, nella convinzione che i problemi individuali delle persone hanno radici, e possibili soluzioni, nei contesti e nelle relazioni sociali. Il progetto ha come destinatari diretti persone migranti in condizione di particolare vulnerabilità, richiedenti asilo o titolari di ex protezione umanitaria, titolari di protezione internazionale al di fuori del sistema di accoglienza, alcuni dei quali destinati dai recenti provvedimenti normativi ad una condizione di invisibilità. È in particolare a costoro che guarda questo ramo della nostra progettazione diocesana: con l’obiettivo, al contrario, di sostenere l’integrazione sociale di tali persone attraverso la promozione di percorsi di formazione/ lavoro, di tirocini e di uno sportello di consulenza legale. Un segno di speranza e di vicinanza a quelle persone che hanno deciso di fare della nostra Diocesi la loro casa.

Nello specifico il progetto si struttura in:

  • uno sportello di consulenza legale, aperto grazie alla collaborazione tra Caritas diocesana e APS Konsumer Italia Molise;
  • percorsi di alfabetizzazione di vario livello per stranieri comunitari ed extracomunitari, che si tengono all’interno dei locali della Parrocchia Il Carmelo di Termoli in stretta connessione con il progetto sprar/siproimi “Rifugio Sicuro”, gestito dallo stesso Istituto Gesù e Maria;
  • un corso di formazione per operatori dell’accoglienza, realizzato grazie alla collaborazione tra Caritas diocesana, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti/ sede di Termoli, Programma Integra scs;
  • corsi di sartoria, promossi in collaborazione tra Caritas diocesana e SITAM Istituto Professionale di moda;
  • corsi di avviamento alla cucina base e alla professione di cameriere, tenuti dall’Associazione Molise Gourmet;
  • corsi di formazione nell’ambito del settore agricolo (patentino fitosanitario, coltivazione dell’olio e della vite, tecniche di potatura, coltivazione ortofrutticola e tecniche di viticoltura) svolti grazie al supporto di Arsarp Molise.

Il progetto prevede inoltre la possibilità di attivare 4 tirocini di formazione lavoro.