Una delegazione della Caritas di Termoli-Larino, composta dai direttori, Vito Chimienti e Anna Bernardi, e da Suor Paola Giolo, superiora delle Suore della Carità a Termoli, ha partecipato al 44esimo convegno delle Caritas diocesane che si è svolto a Grado (Gorizia) dall’8 all’11 aprile 2024. Tema dell’evento: confini, zone di contatto non di separazione riprendendo un passo del libro della Genesi (18,1-8): “Non passare oltre senza fermarti”. Di seguito riportiamo una sintesi dell’esperienza.
“Il convegno si è svolto a Grado, zona di confine con la Slovenia e con una storia ricca di conflitti e riappacificazioni, terra di continue conquiste e di altrettanti trattati di pace. In questo contesto le 182 diocesi partecipanti con 613 delegati fra direttori e rappresentanti delle equipe diocesane si è discusso di confini, di avere quella forza di andare oltre i confini fisici e mentali per aprirsi ad una vera relazione di pace e di fraternità, come ci ricorda Papa Francesco nella sua Enciclica “Fratelli tutti”. Nei quattro giorni i vescovi di confine e i relatori hanno illustrato le grandi difficoltà che il mondo oggi vive sulle problematiche dei confini: basti pensare alle ultime guerre e quelle dimenticate dai media. Importantissime, nelle aperture di giornata, le Lectio Divine della biblista Antonella Anghinoni che dalla Parola di Dio ha saputo trarre punti di riflessione molto efficaci. Dalle riflessioni è emerso che tutti, a tutti i livelli abbiamo e difendiamo i nostri confini, sia quelli interiori che esteriori. Una lettura cristiana del confine tra linea vitale (vita) e barriera mortale (morte)… ma Cristo ha rotto queste barriere con la Resurrezione e noi cristiani dobbiamo seguirne l’esempio con un impegno ad andare oltre, verso la realizzazione del Regno che è “Già fra noi, ma non ancora”. Abbiamo noi stessi fatto esperienza di passaggio di confine recandoci tutti a Gorizia e, passando fisicamente il confine, a Nova Gorica in Slovenia dove siamo stati accolti dalla comunità cristiana e pregato insieme per la Pace. I quattro tavoli tematici hanno evidenziato le realtà che il cristiano vive nella nostra epoca: 1) La chiesa in minoranza, in cammino, capace di sconfinare con il Nunzio Apostolico card. Mario Zenari; 2) Nel margine della piccolezza con Daniela Chiara delle Piccole sorelle di Gesù; 3) Confini, luoghi di incontro con Giovanni Grandi, docente di filosofia morale a Trieste e 4) Carità e giustizia: quale confine? Con Gabriella Burba, sociologa.
L’ultimo giorno abbiamo ascoltato la testimonianza-relazione di don Otello Bisetto su: La via del Vangelo, cappellano del carcere minorile di Treviso, molto toccante e piena di spunti di riflessioni sui confini e sui muri fisici che ci dividono da una realtà molto difficile.
Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, ha concluso con alcuni orientamenti sull’abitare i confini e sul coraggio di sconfinare di Caritas Italiana, ma ha ricordato che ci sono dei confini da custodire e difendere: la dignità umana, il diritto alla salute e lo sviluppo delle aree interne, perché queste ci definiscono come Caritas e come impegno missionario ed evangelico.
Non da ultimo gli appuntamenti della Caritas per il Giubileo 2025 dal titolo “Pellegrini di Speranza”: il Giubileo del mondo del volontariato e quello dei poveri, due grandi tappe e sfide per tutti.